Meteore |
Dopo un viaggio piacevole con la nave greca Ionian Sky (il mare era tranquillo e le cabine abbastanza comode), siamo sbarcati nel porto di Igumeniza
alle 6 di mattina, secondo l'ora locale (un'ora avanti rispetto all'Italia) e subito ripartiti con il nostro pullman
verso la nostra prima destinazione, la città di Kalambaka che si trova ai piedi delle Meteore. Durante il viaggio siamo passati attraverso il passo Mètsovon,
sulla montagna di Pindus, un valico a circa 1600 m sopra il livello del mare dove abbiamo fatto anche una piccola sosta per ammirare, tra l'altro, la bellissima vista.
Già avvicinandoci a Kalambaka potevamo goderci la vista sulle Meteore. La città si è sviluppata praticamente sulla fama delle Meteore ed è una tipica città turistica con tanti negozi, ristoranti e bar. Ci siamo sistemati in albergo e dopo pranzo, in compagnia di una guida locale, abbiamo iniziato la visita ai monasteri delle Meteore. Le Meteore sono uno dei più importanti centri religiosi ortodossi. Sopra ed all'interno di alcune cave delle torri di pietra sono stati costruiti numerosi monasteri, una ventina, di cui alcuni sono ancora oggi in funzione, ma con pochi monaci che ci vivono. La parola "meteora" significa "che sta in alto nell'aria". Le torri sono alte fino a 400 metri e abbiamo visto molti arrampicatori nei loro tentativi di scalare le pareti, a volte molto lisce. Abbiamo visitato due dei monasteri ancora in funzione: Varlaam, costruito nel XIV secolo dall'omonimo monaco e S. Stefano, fondato nel XIII-XIV secolo, oggi abitato e mantenuto dalle monache, rappresenta il monastero più popolato delle Meteore. Prima della cena, un'altra passeggiata nel paese per visitare i negozi degli artigiani locali, ma l'obiettivo della macchina fotografica andava sempre verso lo spettacolo che offrivano le Meteore, particolarmente suggestivo al tramonto e di notte, illuminate dai potenti fari che creavano un gioco suggestivo delle ombre e delle luci. |
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